Thursday, March 20, 2003

Stamattina ho fatto male i conti. Credevo di metterci tot a prepararmi e invece ho finito molto prima. Nessuna voglia di restare in casa, così ho scrollato le spalle e mi son detta 'Ma sì, chi se ne frega, aspetterò dieci minuti anzichè fare le corse come al solito' e via che ho preso la porta.
E' saltato fuori che il mio orologio era pure avanti, sicchè mi sono trovata ad avere 25 minuti di attesa da far passare. Freddo mancino ('zagno' secondo l'idioma dei locali), silenzio assoluto, solo un paio di figure devastatissime sulle quali non ho indagato che passavano. Il bar davanti alla stazione delle corriere con la saracinesca ancora ben abbassata.
Minchia e adesso? Se sto ferma mi ghiaccio, e a camminare dove vado? Il soccorso si è materializzato nelle forme squadrate a lucine ammiccanti di un distributore di sigarette giù in borgo. Al ritorno il bar aveva appena aperto. Nella speranza di un caffè caldo da sorseggiare pianino cercando di far passare i minuti sono entrata. Il signore dentro (che mi ha preso in simpatia sebbene non mi abbia vista che un paio di volte a dir tanto) pareva un pochino allucinato.
Non è giovane, comincerà a sentire il peso di alzarsi da solo così presto, penso io. Lui mi guarda e dice due parole:
"Hanno cominciato"
Non ho avuto bisogno di fare nemmeno una domanda, sapevo perfettamente di cosa stava parlando.

Ho passato il pomeriggio tra ANSA e forum frequentati da ragazzi americani.
Mi è venuta la gastrite a sentire Mr. Turbodent dire che il 64% degli italiani o condivide la scelta di concedere transito e basi, o addirittura desidera un intervento attivo. Stronzate. Quello che sento io, non necessariamente tra gli amici, che bene o male condividono con me una certa linea di pensiero, ma soprattutto in mezzo a gente che non conosco, alla Coop o in corriera, o persino da chi in genere la pensa all'opposto mio, racconta tutta un altra attitudine. Cazzo la GENTE IN PIAZZA (e si fottano le stime dimezzate, bastava esserci o parlare con qualcuno che è andato alle manifestazioni per rendersi conto di quanta fosse) la raccontava diversa.

E tuttavia mi piacerebbe non essere così disillusa sull'efficacia del radunarsi in piazza. In questo sì, vorrei essere come una decina di anni fa, convinta che la massa abbia davvero un peso...ma non me la posso dare a bere da sola, e la verità cruda e carogna è che semplicemente non ci credo.
Mi incazzo per conto mio, scrivo a qualche amico, mi sfogo con qualcun altro, ma ho la convinzione che se anche facessi come quelli che leggono il giornale, fanno "ooooh mo soccia, han bombardato Baghdad" per poi tornare alla lasagna calda, sarebbe proprio uguale.

Deserto, Venti Marzo
Sechat

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