Tuesday, August 26, 2003

Una volta la psicologia mi intrigava molto, tanto da averla anche presa in considerazione per una possibile linea di studi, tra il periodo del giornalismo e quello del tribunale.
Oggi nel migliore dei casi sono profondamente scettica nei suoi confronti, quando non direttamente agghiacciata. Mi piace leggerne, ma mal digerisco le trattazioni troppo smaccatamente scientifiche. Lasciatemi spazio per qualche dubbio, mettetemi almeno qualche teoria ai confini del misticismo. Non a caso ho sempre preferito Jung a Freud, perchè ogni tanto ci piazzava in mezzo qualche delirio personale. Sostanzialmente penso che si tratti di mancanza di fiducia da parte mia: non mi convince che un altro essere umano possa capire piu' di me sulla mia stessa testa, basandosi su cose che ha studiato, ed essendo comunque soggetto, nella migliore delle ipotesi, agli stessi miei schemi mentali e sociali. A questo punto un alieno o un bambino piccolissimo in possesso della possibilità di comunicazione/comprensione avrebbero miglior fortuna, perchè cercherebbero di comprendere partendo da una tabula rasa, non so se mi spiego. O forse è solo che l'unico psicologo con cui abbia avuto a che fare sul piano professionale (non come conoscente, cioè) l'ho rigirato come mi pareva. E avevo quindici anni (mica ne vado particolarmente fiera, ma di fatto è quello che è successo e di sicuro non mi ha fatto stimare la categoria. E' una generalizzazione, me ne rendo conto, ma è dura a morire).

Mi incuriosisce invece ancora la Behavior Therapy, laddove si specializza sui disturbi fobici e ossessivi, perchè utilizza si' la teoria della psicologia sperimentale, ma per applicarla direttamente al sintomo. L'idea non è male: attacco il disturbo nevrotico direttamente, anzichè girarci attorno cercando alla base con strumenti che non è detto siano adeguati all'individuo specifico. Infatti sta diventando un'alternativa alla psicologia tradizionale in ambiti sempre piu' estesi.
Eppero' poi cacchio vado a vedere le scale di valutazione e gli stumenti diagnostici e sono contenta di non aver mai avuto occasione di dover rispondere. Passerei il tempo a chiedere delucidazioni o a fornire spiegazioni di come IO intendo ogni termine. Esempio. Come si risponde ad una domanda del genere: 'ti frullano mai per la testa indefinitamente pensieri o parole spiacevoli o paurose?' . E devi rispondere prendendo in esame due caratteristiche: la 'resistenza', ovvero da 1 a 5 quanto ti opponi all'impulso, e l' 'interferenza', ossia, sempre da 1 a 5, quanto il sintomo appunto interferisce con le altre attivita'. Ok. Quindi non è importante cosa intenda io per pauroso o spiacevole, ma piuttosto l'essere in grado di darne una valutazione quantitativa. Ecco io sarei rovinata. Mi perderei nelle sfumature del significato di 'parole paurose', o 'pensieri spiacevoli', e decisamente non saprei attribuire un valore da 1 a 5.

E poi c'è la chicca della 'Fear Survey Schedule', che elenca le principali situazioni stimolo in cui la paura è disadattata (barrare casella 'per nulla', 'poco', 'abbastanza', 'molto', 'moltissimo'). Tenendo presente, certo, che alla fine quello che conta è il quadro globale e non la singola voce, sfido chiunque a chiamarsi totalmente fuori dal giro degli ansiosi disadattati.
Ecco le situazioni stimolo:
Rumori di aspirapolvere
Ferite aperte
Star soli
Voci alte
Persone morte
Parlare in pubblico
Attraversare strade
Persone che sembrano pazze
Trovarsi in luogo sconosciuto
Cadere
Automobili
Essere importunati
Dentista
Tuono
Sirene
Insuccesso
Entrare in una stanza in cui c'è gia' altra gente seduta
Luoghi elevati
Guardar giu' da edifici alti
Vermi
Creature immaginarie
Farsi fare iniezioni
Estranei
Pipistrelli
Viaggi in treno
Sentirsi adirato
Persone con autorita'
Insetti volanti
Veder fare iniezioni ad altri
Rumori improvvisi
Viaggi in auto
Tempo uggioso
Ressa
Gatti
Vedere atti di prepotenza
Delinquenti
Uccelli
Vista di acqua profonda
Essere osservato al lavoro
Animali morti
Armi
Sporco
Viaggi in autobus
Insetti striscianti
Assistere ad una lotta
Persone brutte
Fuoco
Persone malate
Essere criticati
Forme strane
Essere toccati da altri
Essere in ascensore
Assistere ad interventi chirurgici
Persone adirate
Topi o ratti
Sangue umano
Sangue animale
Separarsi dagli amici
Luoghi chiusi
Previsione di un intervento chirurgico
Sentirsi rfiutati dagli altri
Viaggi in aereo
Odori di medicinali
Sentirsi disapprovati
Serpenti inoffensivi
Cimiteri
Essere ignorati
Buio
Battiti cardiaci irregolari (perdita di un battito)
Uomini nudi
Donne nude
Fulmini
Medici
Storpi o deformi
Commettere sbagli
Apparire stupido
Perdere l'autocontrollo
Svenire
Diventare disgustoso
Ragni innocui
Essere responsabile di decisioni
Vista di coltelli o di oggetti taglienti
Pensieri di essere pazzo
Sostenere esami scritti
Trovarsi con un membro dell'altro sesso
Ampi spazi aperti
Cani
Microbi
Esser visto nudo
Prendere medicine
Diventare sessualmente eccitato
Essere punito da Dio
Idee di possibile omosessualita'
Non essere vestito convenientemente (indossare abiti inadatti alla circostanza)
Ministri o preti
Ferire i sentimenti altrui
Baciare
Impresari (di pompe funebri)
Polizia
Pesci
Masturbazione
Uscire di casa
Esami fisici
Matrimonio
Insetticidi
Vomito
Responsabilita' (avere incarichi)
Ospedali

Anche tenendo presente che si tratta di una scala applicata in presenza di un effettivo disturbo del comportamento, e soprattutto affiancata ad altri stumenti diagnostici, viene da dire 'questi sono storditi', non è vero?
Eppure guardo l'ordine in cui sono presentate le situazioni e comincio a farmi un'idea...forse non è cosi' assurdo come puo' sembrare ad una rapida occhiata. Forse la chiave non è tanto nelle situazioni proposte, quanto nel loro preciso alternarsi, e nelle differenziazioni tra stimoli apparentemente uguali.
Sono molto curiosa di arrivare alla parte specifica sulla terapia.

Per la cronaca, io ho 73 'per nulla', 15 'poco', 11 'abbastanza', 7 'molto' e 2 'moltissimo'. Nella media? :)

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