Wednesday, April 23, 2003
Oggi? Oggi è abbastanza allegro.
Allegria volatile, chè basta una frase che a me sembra storta, o un grado sbagliato di luce dalla finestra e già è andata.
Ma anche gli stati d’animo tra lo scazzo e l’iracondo che possono venire a sostituirla sono volubili e soggetti a repentine sparizioni per motivi pretestuali.
Mi incanto a guardare i prati e finanche le aiuole comunali. Tutti questi puntini piccoli di colore che sono i fiori selvatici. Tutti gli steli d’erba verdechiaro verdeintenso così netti e definiti…in estate i profili si spandono. Adesso è come guardare da vicino un quadro impressionista, in estate colore e bordi saranno più diffusi, sfumando in un medley complessivo di caldo e rallentamento.
Il mio giardino anche butta germogli e foglie fresche che è un piacere. Si è rinnovato ormai tutto, dalla dulcamara dalle mille vite al tiratardi agrifoglio. Solo i fiori piccini continuano a scarseggiare, come sempre. Giusto qualche ciclamino, qualche dente di leone e un po’ di trifoglio non ancora fiorito. E’ strano è. Eppure arrivano le stesse spore che si posano sui prati e giardini limitrofi, pieni di pratoline e veronica e malva e primule e addirittura violette e un sacco di altri fiori chenonsocomesichiamano…il mio invece, nonostante la terra sia pochina e anche piuttosto arida, ha questo aspetto ombroso, umido, quasi da sottobosco. Bello però!
Ho guardato con stupore un sito che tratta di gothic gardening. Di solito mi fanno sogghignare queste cose, come la Gothic Martha Stewart (che ha il pregio dell’autoironia), ma questo mi ha lasciata a bocca aperta. Ci sono varie sezioni, dal giardino di erbe puzzose a quello della strega, a quello pensato con tutte le piante nero-violaceocadavere-bluscuro, e altri ancora. Ci sono piante pazzesche che non sapevo potessero uscire con quelle forme e quei colori se non per una mutazione o incrocio voluto, e invece anche se rare sono proprio così di nascita. Sembra un giardino onirico, di quei posti strani che solo quando dormi raggiungi.
In fondo il mio pezzetto di terra mi piace così com’è, ma se avessi il pollice verde (dark?) e un fazzoletto di terreno in più un tentativo di coltivazione ‘morfeica’ la farei. Ma il mastro giardiniere è il Lupo Eterno, io se non sto attenta rischio di far morire anche i cactus. Che peccato, eppure mi piacciono le piante. E non credo di non piacere a loro, semplicemente dev’essere come quando scegli il medico: anche se hai un amico che esercita la professione e ti è simpatico, a farti curare vai da uno bravo.
Allegria volatile, chè basta una frase che a me sembra storta, o un grado sbagliato di luce dalla finestra e già è andata.
Ma anche gli stati d’animo tra lo scazzo e l’iracondo che possono venire a sostituirla sono volubili e soggetti a repentine sparizioni per motivi pretestuali.
Mi incanto a guardare i prati e finanche le aiuole comunali. Tutti questi puntini piccoli di colore che sono i fiori selvatici. Tutti gli steli d’erba verdechiaro verdeintenso così netti e definiti…in estate i profili si spandono. Adesso è come guardare da vicino un quadro impressionista, in estate colore e bordi saranno più diffusi, sfumando in un medley complessivo di caldo e rallentamento.
Il mio giardino anche butta germogli e foglie fresche che è un piacere. Si è rinnovato ormai tutto, dalla dulcamara dalle mille vite al tiratardi agrifoglio. Solo i fiori piccini continuano a scarseggiare, come sempre. Giusto qualche ciclamino, qualche dente di leone e un po’ di trifoglio non ancora fiorito. E’ strano è. Eppure arrivano le stesse spore che si posano sui prati e giardini limitrofi, pieni di pratoline e veronica e malva e primule e addirittura violette e un sacco di altri fiori chenonsocomesichiamano…il mio invece, nonostante la terra sia pochina e anche piuttosto arida, ha questo aspetto ombroso, umido, quasi da sottobosco. Bello però!
Ho guardato con stupore un sito che tratta di gothic gardening. Di solito mi fanno sogghignare queste cose, come la Gothic Martha Stewart (che ha il pregio dell’autoironia), ma questo mi ha lasciata a bocca aperta. Ci sono varie sezioni, dal giardino di erbe puzzose a quello della strega, a quello pensato con tutte le piante nero-violaceocadavere-bluscuro, e altri ancora. Ci sono piante pazzesche che non sapevo potessero uscire con quelle forme e quei colori se non per una mutazione o incrocio voluto, e invece anche se rare sono proprio così di nascita. Sembra un giardino onirico, di quei posti strani che solo quando dormi raggiungi.
In fondo il mio pezzetto di terra mi piace così com’è, ma se avessi il pollice verde (dark?) e un fazzoletto di terreno in più un tentativo di coltivazione ‘morfeica’ la farei. Ma il mastro giardiniere è il Lupo Eterno, io se non sto attenta rischio di far morire anche i cactus. Che peccato, eppure mi piacciono le piante. E non credo di non piacere a loro, semplicemente dev’essere come quando scegli il medico: anche se hai un amico che esercita la professione e ti è simpatico, a farti curare vai da uno bravo.
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